I Vini Di Fred
"........Ferrara, piccola perla a confine tra emilia e veneto, ha sempre accolto all'interno delle sue mura artisti, poeti e musicisti.
Asserragliata nel suo umido punto di vista, forse a causa della composizione del terreno che alterna sabbia e argilla, fu storicamente l'ambiente adatto per la germinazione di opere d'arte d'ogni genere.
Camminarono infatti per queste vie strette e ciottolate Ariosto, Tasso, Bassani e DeChirico. Solo per citarne tra i più famosi.
Ma se ci spostiamo di qualche chilometro in provincia troviamo che quegli stessi terreni che trattengono l'umidità cedono a chi sa fare a lavorarli prodotti d'eccellenza.
Stiamo parlando di arte e di vino.
Stiamo parlando di azzardi e di follia.
Stiamo parlando di imporre la propria visione, il proprio concetto di gusto. La somma delle esperienze fatte in una vita concentrate in un immagine o in un sapore. Un filo rosso che unisce le etichette tratte dai quadri di Giovanni Nascimbeni al contenuto della bottiglia ideato e realizzato da Federico Pellegrini.
Giovanni "Nash" Nascimbeni è un giovane artista ferrarese. Ha esposto varie volte in Italia (alla Porta degli Angeli con Paolo Zappaterra, alla associazione Rose Sselavy) e in Spagna (dove ha tenuto e curato la NoHayNadaHomeGallery, galleria itinerante di promozione artistica). Ha scritto brani per opere teatrali (O.Twist regia di R.Marafante) e video per gruppi musicali (Muleta “il giorno in cui”).
La sua pittura è fortemente materica. Da un magma argilloso emergono particolari di volti o figure appena accennate, il tutto amalgamato dai cromatismi decadenti e rugginosi degli autunni ferraresi. Tutta d'un pezzo nel suo carattere frastagliato e atipico
.Tanto atipico e fuori dai canoni è il carattere dei vini ideati da Federico Pellegrini.
Proprietario della più antica osteria del mondo, musicista ed appassionato d'arte, Pellegrini prosegue con passione e con carattere proponendo la propria idea raccolta, pigiata e imbottigliata in una serie di gusti al di fuori dei canoni convenzionali.
Dall'esperienza di una vita a contatto coi vini sono nati il “Bianco Alieno Ancestrale” (un tocai surlì a fermentazione naturale in bottiglia), il “Rosa per Fred” (vino non filtrato ottenuto da uve Longanesi spumantizzate in autoclave) e il “Rosso di Fred” (da uve centesimino).
Non resta che recarsi al Brindisi e godere con occhi e palato di questo interessante connubio.
......"
Asserragliata nel suo umido punto di vista, forse a causa della composizione del terreno che alterna sabbia e argilla, fu storicamente l'ambiente adatto per la germinazione di opere d'arte d'ogni genere.
Camminarono infatti per queste vie strette e ciottolate Ariosto, Tasso, Bassani e DeChirico. Solo per citarne tra i più famosi.
Ma se ci spostiamo di qualche chilometro in provincia troviamo che quegli stessi terreni che trattengono l'umidità cedono a chi sa fare a lavorarli prodotti d'eccellenza.
Stiamo parlando di arte e di vino.
Stiamo parlando di azzardi e di follia.
Stiamo parlando di imporre la propria visione, il proprio concetto di gusto. La somma delle esperienze fatte in una vita concentrate in un immagine o in un sapore. Un filo rosso che unisce le etichette tratte dai quadri di Giovanni Nascimbeni al contenuto della bottiglia ideato e realizzato da Federico Pellegrini.
Giovanni "Nash" Nascimbeni è un giovane artista ferrarese. Ha esposto varie volte in Italia (alla Porta degli Angeli con Paolo Zappaterra, alla associazione Rose Sselavy) e in Spagna (dove ha tenuto e curato la NoHayNadaHomeGallery, galleria itinerante di promozione artistica). Ha scritto brani per opere teatrali (O.Twist regia di R.Marafante) e video per gruppi musicali (Muleta “il giorno in cui”).
La sua pittura è fortemente materica. Da un magma argilloso emergono particolari di volti o figure appena accennate, il tutto amalgamato dai cromatismi decadenti e rugginosi degli autunni ferraresi. Tutta d'un pezzo nel suo carattere frastagliato e atipico
.Tanto atipico e fuori dai canoni è il carattere dei vini ideati da Federico Pellegrini.
Proprietario della più antica osteria del mondo, musicista ed appassionato d'arte, Pellegrini prosegue con passione e con carattere proponendo la propria idea raccolta, pigiata e imbottigliata in una serie di gusti al di fuori dei canoni convenzionali.
Dall'esperienza di una vita a contatto coi vini sono nati il “Bianco Alieno Ancestrale” (un tocai surlì a fermentazione naturale in bottiglia), il “Rosa per Fred” (vino non filtrato ottenuto da uve Longanesi spumantizzate in autoclave) e il “Rosso di Fred” (da uve centesimino).
Non resta che recarsi al Brindisi e godere con occhi e palato di questo interessante connubio.
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Prosegue il connubio arte/vino.
Il montu' o montuni fa parte della grande famiglia dei trebbiano di pianura; ;-) forse imparentato col mantonico dell'ascolano, nasce dal fango e dalla polvere, dalla terra e dal sudore di chi lavora la vigna.
Stessa la provenienza del quadro che lo rappresenta: materia emersa delle rughe del terreno; un tramonto d'aprile mentre i solchi dei trattori frammentano l orizzonte in cumuli d'ombra.
Soddisfazione di tinte bianche e nuvole giallo paglierino rimandano al liquido nei calici ed al sorso che rinfranca dalla fatica dei campi.
La generosa quota aromatica di cedro e pera matura e la salinita' equilibrata accompagnano una beva piacevole per nulla scontata.
...Il tentativo del connubio Arte Vino è essenzialmente quello di sradicare il luogo comune ....la sotto stima reiterata ...celata da incerte certezze...e di caricare di energie propositive prodotti ..produttori..luoghi ..Artisti .....alcune situazioni hanno bisogno di Tanto lavoro (promozione..)..altre di meno artefazioni..(lungo discorso questo..)..questo faticoso impegno non è solo un "etichetta "...quelle di Gio Nash sono opere di Un Artista... per aiutarmi a far uscire dalla superficiale etichetta di "grande famiglia dei trebbiano di pianura " prodotti come il montuni...grazie per ogni forma di interesse.
.Federico Pellegrini
Il montu' o montuni fa parte della grande famiglia dei trebbiano di pianura; ;-) forse imparentato col mantonico dell'ascolano, nasce dal fango e dalla polvere, dalla terra e dal sudore di chi lavora la vigna.
Stessa la provenienza del quadro che lo rappresenta: materia emersa delle rughe del terreno; un tramonto d'aprile mentre i solchi dei trattori frammentano l orizzonte in cumuli d'ombra.
Soddisfazione di tinte bianche e nuvole giallo paglierino rimandano al liquido nei calici ed al sorso che rinfranca dalla fatica dei campi.
La generosa quota aromatica di cedro e pera matura e la salinita' equilibrata accompagnano una beva piacevole per nulla scontata.
...Il tentativo del connubio Arte Vino è essenzialmente quello di sradicare il luogo comune ....la sotto stima reiterata ...celata da incerte certezze...e di caricare di energie propositive prodotti ..produttori..luoghi ..Artisti .....alcune situazioni hanno bisogno di Tanto lavoro (promozione..)..altre di meno artefazioni..(lungo discorso questo..)..questo faticoso impegno non è solo un "etichetta "...quelle di Gio Nash sono opere di Un Artista... per aiutarmi a far uscire dalla superficiale etichetta di "grande famiglia dei trebbiano di pianura " prodotti come il montuni...grazie per ogni forma di interesse.
.Federico Pellegrini
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